Giuseppina


cdd bianca maria monte di procida
In questa foto Giuseppina
Nata nel ---
Professione fornaia
Luogo Piccolo negozio alimentari
TORNA A Piccolo negozio alimentari TORNA ALLA MAPPA DEI LUOGHI

La mia trisnonna paterna Giuseppina aveva, prima e durante la seconda guerra mondiale, un piccolo forno, perciò si lavorava nei campi, si raccoglieva il grano in fascine, si produceva la farina per impastare il pane per poi venderlo.

 

Anche la mia bisnonna Maria, una volta cresciuta, durante il dopoguerra, si dedicò a questo lavoro, soprattutto all'impasto  del pane, infatti lavorava di notte.

Il forno, sempre in quegli anni, si trasformò in una bottega dove si vendevano anche frutta e verdura. Si trovava a Cappella, una frazione di Monte di Procida (Napoli), in via Mercato di Sabato (oggi viale Olimpico).

Essendo in un piccolo paesino i prodotti venivano anche barattati, ad esempio con  gli insaccati dell'entroterra. Questo commercio lo faceva invece il mio trisnonno in bici o a piedi.

La mia bisnonna materna Raffaela invece era una sarta. Infatti uno dei mestieri più diffusi tra le donne era quello del “taglio e cucito”. Anche mia nonna Lina insieme alla sorella Maria, durante il dopoguerra , andarono ad “imparare il mestiere”presso delle sarte.

Mia nonna ricorda che per andare a lavorare doveva percorrere a piedi molti chilometri.

Il ricordo significativo della mia bisnonna Maria durante la guerra è il suono delle sirene che avvertivano il popolo di un imminente bombardamento.

Tutti si rifugiavano nei ricoveri, cioè nei rifugi sotterranei.

Un altro ricordo riguarda i soldati americani che, arrivati in paese ,regalavano la cioccolata ai bambini.

Mia nonna Lina invece ricorda che durante la guerra la mamma faceva la sarta a casa e con gli scampoli dei suoi clienti, di nascosto , cuciva i vestiti ai figli.

Anche lei ricorda il suono della sirena e di quando si  rifugiavano nel ricovero della scuola elementare del quartiere ed insieme alla mamma comprava , quando potevano, olio,vino,sale con il misurino.

Del dopoguerra invece ricorda dei giochi in strada con le amichette e poi un po' più grande la scuola di cucito.

Il ricordo che accomuna la mia bisnonna Maria a la nonna Lina è quello della sirena, il più spaventoso , ma anche quello che faceva sentire tutti, nella paura e nella necessità , parte di una grande famiglia.      

 

Gabriele Schiano

LE DONNE - Piccolo negozio alimentari